genitorialità

IL PRIMO ABBRACCIO

L’IMPORTANZA DELLA STIMOLAZIONE PRENATALE PER LO SVILUPPO EMOTIVO E SENSORIALE DEL BAMBINO

In questo articolo sostengo l’importanza dell’interazione genitori- bambino quando quest’ultimo è ancora ospite del ventre materno.
Ciò che prova il bambino nell’utero della madre ha sempre costituito un affascinante mistero. “Mi sentirà? Avrà capito che gli voglio già bene? Scalcia perché è arrabbiato? Starà dormendo?” sono solo alcuni tra gli interrogativi più frequenti che si pongono i futuri genitori.
I progressi in ambito neuro scientifico hanno dimostrato che, attraverso la placenta, il bambino riceve i segnali chimici che riflettono lo stato emotivo della madre. Dunque, la competenza affettiva dei nostri figli, comincerebbe ad “esercitarsi” già dai primi mesi dopo il concepimento.
Inoltre, le più recenti ricerche suggeriscono che, durante la vita prenatale, gli stimoli esterni inviati dalla mamma e dal papà sono determinanti per il futuro sviluppo del sistema nervoso e degli stessi organi recettori.

A partire da tali evidenze, si deduce quanto possa essere importante, ed emozionante, cercare di stabilire un contatto senso- affettivo col feto già dall’inizio della gravidanza.
Per stimolazione prenatale s’intende l’insieme di tecniche psico emotive e senso motorie rivolte al nascituro attraverso i genitori, e finalizzate a favorire lo sviluppo del cervello in evoluzione ed il legame affettivo genitori-figlio.
In altre parole: tutto ciò che i futuri genitori possono fare per contribuire attivamente allo sviluppo fisico, mentale ed emotivo del futuro bambino. Con un’adeguata stimolazione sensoriale (uditiva, visiva, tattile, cinestetica, ecc.) si instaurerà una modalità di comunicazione con il feto, simile ad un abbraccio. In questo modo si andrà contemporaneamente a stimolare l’intelligenza del nascituro e a rinforzare il legame emotivo della famiglia; coltivando così lo sviluppo della sintonia con il vostro bambino, che consentirà l’instaurarsi di un tenero e profondo legame affettivo.
Questi stimoli, all’inizio, a partire dal concepimento, vengono percepiti dal bambino in maniera globale e poi in maniera sempre più specifica, man mano che il nascituro sviluppa e differenzia le capacità percettive.
Alcuni “Esercizi”, come quelli di natura tattile, posso essere eseguiti da subito, tuttavia vi suggerisco di praticarli con maggiore costanza a partire dal secondo trimestre di gestazione.
Di seguito vi proporrò una serie di semplici tecniche. Il mio consiglio è di eseguirne una differente al giorno per non annoiare voi ed il vostro piccolo durante i circa nove mesi di attesa.
Gli esercizi possono essere svolti anche dal padre, eventuali fratelli, ed altre figure significative, al fine di prevenire il possibile senso di esclusione dalla diade mamma- bambino.
La stimolazione tattile è la più semplice ed intuitiva forma di costruzione di un legame affettivo col nostro bambino.
Può essere fatta accarezzando il ventre, massaggiando la pancia e rispondendo ai calcetti del bimbo esercitando una lieve pressione con le dita nella zona dove ha appena scalciato. Questo scambio è molto importante in quanto potrebbe costituire la prima forma di interazione sensoriale dinamica col vostro bambino.
La stimolazione visiva può essere effettuata attraverso giochi di luce con delle torce o semplicemente esponendo il pancione alla luce solare. Già dal quarto mese sappiamo che il bambino è in grado di reagire alla variazione di stimoli visivi.
Il più comune esercizio di stimolazione uditiva consiste nel parlare al bambino, rendendolo partecipe della vostra quotidianità. Comuni sono inoltre l’ascolto musicale artificiale (privilegiando i gusti di tutta la famiglia, non solo la musica classica…) e quello naturale (attraverso passeggiate in mezzo alla natura).
Per quanto riguarda la stimolazione motoria, oltre al consueto movimento, molto consigliati sono gli esercizi di yoga prenatale.
Concludendo, la stimolazione prenatale è uno strumento affettivo di accompagnamento del bambino al completamento del suo sviluppo sensoriale, motorio ed emotivo; un insieme di gesti che conferiscono significato alla dolce e lunga attesa.

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